venerdì 27 novembre 2015

Tapioca, Amaranto e farina di riso...




Lo ammetto sono una pessima blogger, scrivo poco, ma proprio non riesco a capire che strana mutazione abbiano subito le giornate da quando c’è a casa un bambino…quelle lunghe 24 ore sembra che si siano accorciate misteriosamente ed il tempo non è più sufficiente per fare niente. Devo anche riconoscere che i momenti trascorsi giocando con lui non hanno proprio prezzo e quindi spesso tutto il resto passa in secondo piano, ma tenterò di essere più attenta e puntuale!
Se metti nella stessa stanza due donne che in comune hanno solo l’essere madre è inevitabile che  l’argomento principe della discussione saranno i figli, metti in una stanza due donne amiche da una vita, entrambe madri e l’argomento si sposterà dai mariti ai figli per poi tornare sui mariti e rimbalzare nuovamente sui figli; dai un blog in mano ad una donna mamma da 4 mesi e  ritornerà a parlare di questa esperienza unica ed incredibile:
Quando il bambino si avvicina al quinto mese inizia l’avventura svezzamento o come sarebbe opportuno chiamarlo divezzamento poiché svezzare significa togliere un vezzo o una cattiva abitudine ed invece il latte non va eliminato soprattutto quello materno, pertanto inizia l’alimentazione complementare che amplia l’alimentazione lattea. Ciò che ancora mette un po’ in crisi le mamme è l’introduzione del glutine, l’EFSA consiglia di introdurlo entro il 6° mese di vita in concomitanza con l’allattamento prolungato, i dati attualmente presenti suggeriscono che il rischio celiachia potrebbe aumentare per l’introduzione del glutine prima del 4° mese tuttavia le prove sono insufficienti per definire un aumento di rischio per l’introduzione del glutine dopo il 6° mese compiuto. Per queste ragioni la maggior parte delle mamme scopre alimenti nuovi e privi di glutine come la tapioca, l’amaranto o iniziano a preparare farine di riso, tutti naturalmente privi di glutine e perfetti per la preparazione delle prime pappe. Tutte queste novità con cui ha a che fare la mamma, primo fra tutti il proprio bambino spesso sono accompagnate da un vero e proprio “fardello” lasciato dalla gravidanza: i kg di troppo!  Questi sono la croce della maggior parte delle mamme, molte prendono peso durante l’allattamento perché mangiano di più per aumentare la produzione di latte o migliorarne le qualità, ma non hanno il tempo per fare attività fisica inoltre si concedono piccole coccole ricorrendo ai cosiddetti comfort food…ma come fai a privare una giovane mamma della sua razione quotidiana di cioccolata? Ad affrontare questo e mille altre questioni interviene il più delle volte un vero e proprio gruppo di sostegno…LE ALTRE MAMME!! Gliel’ho promesso avrei parlato di loro nel prossimo post e non posso esimermi dal farlo…a scandire le mie giornate ci sono loro, le mitiche ragazze del gruppo preparto…si dovrebbero trascrivere alcune conversazioni e farne un manuale per neo mamme, spesso sono capaci di risolvere i problemi esistenziali di una donna o quantomeno offrono una chiave di lettura alla quale tu non penseresti mai e lì sta la vera svolta della tua giornata! La notte poi ne trovi sempre almeno una online che tenta di riaddormentare il proprio bambino o magari sfrutta la notte x fare ciò che di giorno non riesce a fare e condividi con lei l’insonnia o l’ansia per via di quel nasino chiuso che fa fatica a respirare. Il gruppo preparto di whatsapp è una piccola comunità: c’è C. che ha anche una bimba più grande, c’è E. con la bimba che non dorme mai, c’è G. che si prepara agli esami di abilitazione per l’esercizio della professione di avvocato, c’è D. che sforna dolci tentando di recuperare i troppi chili persi, c’è E. che vive a Padova, c’è M. con il bimbo dalle espressioni più simpatiche, c’è G. con il bambino più  “grande” del gruppo eh si lui ha già 6 mesi, poi c’è V. con la sua amata suocera, ci sono le due J. Una è di nuovo incinta l’altra era la più incinta del gruppo(un pancione bellissimo), poi c’è N. con il suo mitico Bimby che ci omaggia ogni tanto di qualche utilissima ricetta, c’è ML. che non si collega spesso ma fa sempre interventi intelligenti, c’è L. il cui marito ha fondato il gruppo, c’è anche A. che è stata la mia “compagna di banco” durante tutto il corso e ce ne sono molte altre e preziosissime…ci sono anche io che ogni tanto intervengo con il mio “mondo di quark” parlando ti tapioca, amaranto e farina di riso…

martedì 3 novembre 2015

L'infiammazione Silente

Spiegare cosa si intende per infiammazione silente è piuttosto complesso, ma estremamente importante. Ho deciso di scrivere un post su questo argomento perché si considera la causa di molti disturbi cronici, tanto da essere chiamata il “Killer silenzioso”. Il processo infiammatorio è un meccanismo naturale con il quale il nostro organismo fa fronte ad un evento esterno come un’infezione virale o batterica, un evento traumatico ecc… Aldilà della causa scatenante, l’infiammazione è un mezzo di allerta importante perché mette in moto le cellule preposte alla protezione dell’organismo per limitare i danni ai vari tessuti. Durante il processo infiammatorio acuto (che si manifesta con rossore, febbre ecc…) queste cellule distruggono gli invasori, riparano i danni finchè non viene ripristinata la condizione iniziale di salute. L’infiammazione silente invece ha questo nome proprio perché non si manifesta con reazioni esterne acute ma richiede l’intervento delle difese immunitarie per un periodo lungo, perdurando nel tempo e causando anche  gravi danni agli organi.
Ora, ci si potrebbe chiedere perché una nutrizionista affronti questo argomento e la risposta è semplice: perché il sovrappeso, l’obesità, l’alimentazione e gli stili di vita in generale hanno un ruolo determinante. Si è scoperto che il grasso addominale o viscerale non è un tessuto inerte bensì secerne molecole ad azione infiammatoria in grado di determinare uno stato di infiammazione cronica, di peggiorare la sensibilità insulinica e di contribuire allo sviluppo delle complicanze metaboliche e cardiovascolari associate all’obesità. L'insulina, stimolando il trasporto di glucosio dal sangue ai tessuti,  regola la concentrazione di glucosio nel sangue. L'elevata presenza in circolo delle molecole pro infiammatorie e degli  acidi grassi liberi prodotti  dal tessuto adiposo dell’addome, fa sì che gli acidi grassi prodotti in eccesso si mettano "in concorrenza" con il glucosio per entrare nelle cellule, di conseguenza si verifica un aumento della glicemia, in risposta alla quale il pancreas aumenta il rilascio di insulina e si ha una condizione di iperinsulinemia che contribuisce all'esordio precoce del diabete, nonché alla sua progressione, e concorre alla comparsa delle numerose altre condizioni patologiche associate che si traducono in fattori di rischio cardiovascolare. L’infiammazione cronica spesso provoca un’alterazione dell’integrità della barriera intestinale , provocando ipersensibilità ad alcuni cibi, la cosiddetta intolleranza alimentare. Il sospetto che l’alimentazione errata potesse contribuire ad attivare o aggravare le malattie infiammatorie è stato sempre molto forte. L’infiammazione cronica quindi oltre che dal sovrappeso può essere causata dall’alimentazione in particolare alcuni cibi più di altri si sono rivelati infiammatori. Nello specifico sarebbe opportuno evitare le farine raffinate, lo zucchero, lo sciroppo di glucosio e fruttosio e abituarsi progressivamente a gusti meno dolci. E’ consigliato invece il consumo regolare di cereali integrali, meglio se associati a legumi, verdure, semi e frutti oleaginosi, tuttavia se è presente uno stato di infiammazione intestinale percepita con gonfiore, coliche o diarrea, i cibi integrali possono essere passati al setaccio e ridotti in crema per togliere la componente più fibrosa. Un fattore importante nella formazione dell’Infiammazione Silente è un’alta presenza di Radicali Liberi. Questa condizione di squilibrio è chiamata Stress Ossidativo.
La risposta infiammatoria, a sua volta, farà rilasciare nuovi Radicali Liberi nei tessuti coinvolti, innescando nuovamente il processo infiammatorio, e creando così un circolo vizioso.
Si è riscontrato che Stress Ossidativo e Infiammazione vanno di pari passo con una dieta povera di nutrienti e ricca di alimenti confezionati. E’ assai probabile che ci si trovi in uno stato di infiammazione silente se si presentano almeno tre di questi fenomeni:
1. Sovrappeso.
2. Uso di medicinali tipo statine e/o farmaci antipertensivi.
3. Senso di intontimento al risveglio.
4. Desiderio di carboidrati soprattutto nelle ore serali.
5. Senso di affaticamento costante.
6. Unghie fragili.
7. Digestione lunga e costante senso di pesantezza

Vari esami, tra cui quello della Lipoproteina A, Omocisteina, Proteina C Reattiva (PCR) etc., possono indicarci lo stato dell’Infiammazione Cronica. Tra l’altro, alcuni di questi esami sono gli stessi che si utilizzano per diagnosticare malattie croniche come: artrite, malattia cronica delle arterie coronariche, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson e perfino il cancro. Anche da ciò si è dedotto il legame tra malattie croniche e Infiammazione Silente.
Mi rendo conto che questo non è un argomento leggero, da lettura serale dopo una giornata di lavoro però credo davvero che curare la nostra alimentazione significhi anche prenderci cura della nostra salute. Concedersi uno sfizio ogni tanto non ha mai ucciso nessuno, ma di tanto in tanto guardiamola quella famosa piramide alimentare perché può essere uno strumento molto utile per organizzare al meglio la nostra settimana e prenderci cura di noi stessi prevenendo patologie gravi e croniche.